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Concorso ATA 24 mesi, quando inviare le domande e altre info

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Concorso personale ATA 2024, cosa c'è da sapere

Il Ministero dell’Istruzione ha recentemente annunciato l’apertura dei concorsi per il personale ATA, basati unicamente su titoli, per l’anno scolastico 2024-2025. Questi concorsi sono destinati a formare le graduatorie ATA 24 mesi che saranno impiegate per le assunzioni e le supplenze nel prossimo anno scolastico.

Gli interessati possono inviare le loro domande a partire dalle ore 9:00 del 10 maggio fino alle 14:00 del 30 maggio 2024, esclusivamente attraverso il sistema telematico “Istanze on Line (POLIS)”.

I bandi regionali devono essere pubblicati entro il 9 maggio 2024, dando tempo agli aspiranti di preparare e presentare le domande. Una delle novità di questo concorso è la possibilità per i candidati di dichiarare il servizio prestato fino al 30 giugno 2024, anche se temporaneo, grazie a una decisione del Governo del 19 febbraio che estende la durata dei contratti temporanei fino a questa data.

Per essere ammessi al concorso, i candidati devono soddisfare specifici requisiti. In particolare, chi non è già inserito nelle graduatorie permanenti deve aver prestato almeno 24 mesi di servizio, anche non continuativi, in posti corrispondenti al profilo professionale per il quale si concorre, o in posti di profili professionali superiori entro il personale ATA.

Tale servizio può includere periodi lavorati in scuole italiane all’estero, purché certificati dal Ministero degli Affari Esteri, e si considerano validi anche i servizi prestati fino all’anno accademico 2002/03 come collaboratore scolastico o assistente amministrativo in specifiche istituzioni artistiche statali.

È rilevante notare che il servizio svolto nelle regioni autonome di Trento e Bolzano, o nella Valle d’Aosta, non è riconosciuto per questi concorsi, a meno che non sia stato un rapporto d’impiego diretto con lo Stato.

Il Ministero ha inoltre chiarito che i candidati possono essere inquadrati come “personale ATA a tempo determinato della scuola statale” anche se non stanno attualmente lavorando nella stessa provincia o profilo professionale per cui si concorre, purché siano inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento o negli elenchi provinciali per le supplenze.

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