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Come diventare avvocato in Italia: laurea, abilitazione e lavoro

Guida completa su come diventare avvocato in Italia: laurea in Giurisprudenza, il praticantato, l'esame di stato da avvocato e stipendio medio.

Guida completa su come diventare avvocato in Italia: laurea in Giurisprudenza, il praticantato, l'esame di stato da avvocato e stipendio medio.

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Come diventare avvocato in Italia? Brevemente vi diciamo che dopo aver conseguito una laurea a ciclo unico in Giurisprudenza o una laurea magistrale in Scienze Giuridiche (in entrambi i casi in un’università frontale o telematica) bisogna svolgere un periodo di praticantato in uno o più studi legali per un periodo di tempo totale di 18 mesi, senza dimenticare un corso di formazione della durata di 160 ore. Solo a questo punto si può sostenere l’esame di abilitazione, composto da tre prove scritte e una orale.

In questa guida vi spieghiamo cosa fa questa figura e quali competenze deve avere, come funzionano il praticantato forense, l’esame di stato d’abilitazione da avvocato e l’iscrizione all’albo, inoltre quanto si guadagna in media e come diventare un avvocato di successo.

In questa guida:

Diventare avvocato: cosa fa e quali competenze deve avere

Vi illustriamo come diventare avvocato in Italia, ma anche quali sono le mansioni e le competenze di questa figura. L’avvocato è un professionista della legge, in diverse declinazioni, infatti ci sono differenti specializzazioni nel campo della Giurisprudenza, per cui ogni avvocato ha il suo ambito di competenza. Quanti anni per diventare avvocato?

La risposta più facile sembra essere quattro/cinque anni, tuttavia, come già detto in precedenza, alla fine del conseguimento della laurea c’è un altro anno e mezzo di tempo per il praticantato, prima di sostenere l’esame d’ingresso all’Albo: per questo motivo per diventare avvocato a tutti gli effetti occorrono sei/sette anni circa.

Gli studi dell'avvocato: la laurea online in Giurisprudenza

Il Corso di Laurea online in Giurisprudenza è un corso a Ciclo unico, della durata di 5 anni e viene erogato da 8 università telematiche:

Gli atenei elencati sopra sono tutte Università online riconosciute dal Miur e alcune di esse offrono ai propri studenti la possibilità di scegliere il Corso di Laurea Triennale online in Scienze Giuridiche.

Il praticantato forense

Dopo il conseguimento della laurea è necessario trovare uno studio legale presso cui svolgere il praticantato forense (non retribuito) per la durata totale di 18 mesi. Ogni praticante ha a disposizione un libretto in cui annotare le singole udienze a cui ha assistito, nonché le materie di cui si è occupato in questo periodo. A metà praticantato viene effettuato un colloquio dal Consiglio dell’Ordine degli avvocato per parlare delle tecniche apprese e delle questioni giuridiche svolte. Ci sono delle alternative che possono sostituire in parte la pratica forense:

  • 12 mesi di Scuola di Specializzazione
  • 12 mesi presso L’Avvocatura dello Stato, presso l’Avvocatura Distrettuale dei Comuni o altri enti pubblici, o presso gli uffici giudiziari.
  • 6 mesi di praticantato in uno studio legale in un altro Paese dell’Unione Europea.
  • 6 mesi di tirocinio durante l’ultimo anno di corso di laurea, in caso ci sia una convenzione in tal senso tra la propria Università e l’ordine forense.

L'esame di stato d'abilitazione da avvocato e l'iscrizione all'albo

Dopo il praticantato forense è necessario fare un corso di formazione abilitante sia per l’esame di Stato sia per l’esercizio della professione e deve essere svolto nello stesso periodo del tirocinio per una durata minima di 160 ore. Passato un anno di pratica l’avvocato ha i requisiti giusti per avere l’abilitazione al patrocinio (ovvero a questi spetta la metà sia dei diritti sia degli onorari che spettano all’avvocato).

L’esame di Stato vero e proprio invece consiste in tre prove scritte ed una orale. I temi delle prove scritte sono scelti dal Ministero della Giustizia, e sono:

  • un giudizio motivato di diritto civile (il futuro avvocato potrà decidere tra due questioni);
  • un parere motivato di diritto penale;
  • la redazione di un atto giudiziario a scelta tra le materie di diritto penale, diritto amministrativo, e diritto civile.

Per quanto riguarda la prova orale vengono argomentate 5 materie scelte dallo studente, di cui una è obbligatoriamente di diritto processuale. Inoltre il candidato deve dimostrare di conoscere i diritti e i doveri dell’avvocato e l’ordinamento forense di cui fa parte. Una volta superare l’esame va effettuata l’iscrizione all’ordine degli avvocati e quella alla Cassa di Previdenza.

Le diverse figure di avvocato

Vi illustriamo allora le diverse figure dell’avvocato: penalista, divorzista, tributarista, avvocato del lavoro, avvocato dei diritti umani, avvocato rotale. Come diventare avvocato penalista? Basta indirizzare il proprio percorso verso il diritto penale.

Come diventare avvocato divorzista? È necessario un focus sul diritto di famiglia perché deve occuparsi di separazioni, affidamento dei figli, assegni di mantenimento, nonché successioni e donazioni. Come diventare avvocato tributarista? Bisogna essere esperto di dinamiche aziendali relative alle questioni fiscali e tributarie poiché deve affrontare questioni legate ad evasione fiscale, agevolazioni, imposte e tassazioni.

Come diventare avvocato del lavoro? È necessario specializzarsi nel diritto del lavoro per occuparsi delle controversie tra dipendenti (o ex dipendenti) e datori di lavoro. Generalmente si occupa di licenziamenti, contratti, sicurezza sul lavoro, crediti, dimissioni per giusta causa, demansionamento e mobbing. Come diventare avvocato dei diritti umani? In questo caso è meglio fare il praticantato in uno studio già orientato ad occuparsi dei casi di violazione dei diritti umani per arrivare a lavorare in grandi associazioni mondiali come Amnesty International, il Centro d’Azione per i Diritti Umani, il Centro Simon Wiesenthal o Medici senza Frontiere, solo per citarne alcune.

Infine come diventare avvocato rotale? In questo caso è diverso perché si tratta di avvocati approvati dal Papa ed iscritti in uno speciale e ristrettissimo Albo professionale a carattere universale presso la Rota Romana in Roma. Si tratta di una figura che ha perfezionato gli studi di Diritto Canonico presso l’università pontificia ed è specializzato in matrimoni religiosi.

Come diventare un avvocato di successo

Sicuramente la concorrenza è tanta e spietata: allora come diventare un avvocato di successo? Sicuramente è meglio appoggiarsi ad uno studio già affermato per cercare di emergere con il proprio talento e mostrare la bravura ai clienti e ai colleghi. La gavetta è importante, quindi prima di aprire uno studio il consiglio è quello di farsi conoscere in questo modo, anche per avere maggiori conoscenze.

Il segreto è quello di cercare un settore di nicchia e quindi specializzarsi su una tematica specifica per diventare un leader in quell’ambito. Il passaparola è tutto, quindi la soddisfazione dei clienti può portarne altri. Ma non è finita qui. Infatti anche rimanere in contatto con gli ex colleghi universitari e collaborare con delle organizzazioni professionali può aiutare ad aumentare il proprio business.

Lavoro e stipendio: quanto guadagna in media un avvocato

Lo stipendio di un avvocato varia anche in base alla diversa specializzazione scelta durante il percorso di studi. Si va da uno stipendio minimo di 26000 euro lordi all’anno ad un massimo di 150.000 euro lordi all’anno, tuttavia la media è quella di 38.000 euro all’anno, come riporta Jobbydoo, sito specializzato negli annunci di lavoro.

Conclusioni

Per diventare avvocato ci vogliono tanti sacrifici e anni di studi, tuttavia con bravura e forza di volontà i risultati potrebbero essere tanti e remunerativi.

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