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Messa a Disposizione Docenti

Messa a Disposizione 2023/2024 (MAD): con AteneiOnline e Docenti.it la Domanda è Online

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Guida alla Domanda di Messa a Disposizione (MAD) per docenti e personale ATA con consigli e modelli online

Secondo gli ultimi dati Eurostat in tutta Europa sarebbero presenti 5.663.932 docenti del livello primario, secondario inferiore e superiore. In Italia sarebbero 645.349. I numeri sono destinati a crescere ancora, facendo emergere un dato allarmante: è sempre più difficile nel nostro Paese diventare docente di ruolo.

Ottenere un posto di docente di ruolo è uno degli obiettivi più comuni tra quelli degli studenti che si rivolgono ad AteneiOnline.it. L’iter è però tortuoso, e senza l’aiuto di esperti si rischia spesso di perdersi tra le fila della burocrazia rinunciando poi all’impresa.

È per questo che AteneiOnline ha siglato un’importante partnership con Docenti.it: la determinazione è la via del successo, ma per tutto ciò che non comprendi o che non ti senti certo di fare al meglio in autonomia ci sono servizi di assistenza dedicati, e la MAD è uno di questi. La MAD sembra complicata, e il rischio di perdersi è elevato, ma un gruppo di esperti si è organizzato per aiutarti a compilarla.

Prova il servizio MAD di Docenti.it, in collaborazione con AteneiOnline a partire da soli 19 €, o continua a leggere per scoprire tutto quel che c’è da sapere sulla Messa a Disposizione (MAD).

In questa guida:

Cos'è la Messa a Disposizione (MAD) e come funziona

La MAD, o messa a disposizione, è una candidatura spontanea e informale che viene presentata da un candidato per accelerare i tempi di ottenimento delle supplenze. In sostanza, è un processo di candidatura per dare la propria disponibilità ed essere selezionati come supplenti: un curriculum “speciale” che un aspirante docente può inviare spontaneamente ad un istituto scolastico per ottenere incarichi di supplenza per un periodo di tempo determinato.

La MAD è prevista dalla normativa scolastica vigente, e le lettere di MAD vanno redatte e inviate con caratteristiche specifiche.

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I requisiti della MAD: chi può presentarla

In questo momento ti starai chiedendo se sei la persona giusta per inviare la MAD. Vuoi sapere chi può presentare la domanda di messa a disposizione? Non ci sono requisiti specifici: può farlo chiunque, purché in possesso di un diploma (meglio se hai una laurea) e del tempo e della voglia necessaria per inserirsi nel mondo delle supplenze.

Puoi candidarti come docente, assistente tecnico, assistente amministrativo e collaboratore scolastico – e il titolo minimo di cui devi disporre dipende dall’incarico per il quale ti candidi.

La MAD, secondo i medesimi processi e standard, è inoltre utilizzabile anche per candidarsi come personale di sostegno o ATA.

Specifichiamo inoltre che, a differenza degli anni passati, per l’anno scolastico 2024/2025 sarà permesso ai docenti già iscritti nelle graduatorie di partecipare agli interpelli pubblicati dalle scuole per le MAD.

Con questa novità, i Dirigenti scolastici hanno la possibilità di attingere sia dalle MAD, sia dalle graduatorie per coprire eventuali posti vacanti. Questo amplia le opportunità per i docenti che, pur essendo iscritti in graduatoria, non hanno ottenuto incarichi, permettendo loro di candidarsi per supplenze tramite MAD (fatta eccezione per i docenti che hanno già ottenuto una nomina a tempo determinato).

IMPORTANTE: Se la domanda di messa a disposizione ha poi un seguito aumenterà anche il tuo punteggio per la presenza in eventuali graduatorie per l’assegnazione di posizioni di ruolo. In un anno si possono infatti ottenere fino a 12 punti grazie a una supplenza ottenuta con la messa a disposizione. Come? Guadagnerai un punto 1 punto ogni 15 giorni di contratto, e 0,5 punti ogni 15 giorni di contratto per la cattedra in una materia che non fa parte della tua classe di concorso.

Cerchiamo ora quindi di capire come identificare la tua classe di concorso, e la sua relazione con la MAD.

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MAD e identificazione della Classe di Concorso

La chiamata da Messa a Disposizione dipende tantissimi fattori: dalle disponibilità delle scuole alla tua classe di concorso, che in questo senso gioca un ruolo fondamentale. Per identificarla con precisione, ti raccomandiamo di chiedere l’assistenza di uno degli esperti di Docenti.it tramite il modulo MAD.

Solo così potrai sapere con certezza quali sono tutte le classi di concorso attinenti al tuo percorso, e indirizzare il tuo interesse nella maniera più utile e meno dispendiosa in termini di energia. Una volta ottenuta questa informazione e con tutti i dati a portata di mano, allora sarai pronto per inviare la MAD/messa a disposizione.

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Come inviare la Messa a Disposizione (MAD)

La MAD può essere inviata tramite PEC o posta elettronica ordinaria. Deve essere opportunamente compilata e con tutti i dati inseriti nel modo corretto.

Un errore nell’individuare l’indirizzo corretto, nel settare la PEC o nella presentazione tecnica della documentazione potrebbe però costare caro. Inoltre, chi invia la propria Messa a Disposizione tipicamente sceglie di farlo verso molti istituti della propria zona, di zone limitrofe o anche a livello italiano. Questo si traduce tipicamente in volumi ENORMI di indirizzi da reperire, classificare e contattare – ed aumenta ovviamente proporzionalmente il rischio di errore.

È per questo che la maggior parte dei candidati si avvale di servizi specializzati come quello che AteneiOnline offre in collaborazione con Docenti.it – leader italiano nel settore – che permette di risparmiare tempo senza lesinare sulla precisione della domanda di messa a disposizione. Grazie alla partnership con AteneiOnline, con soli 19 Euro e mandando le informazioni alcune informazioni di base potrai ricevere il supporto “chiavi i mano” del portale: a preparare e inviare la domanda penseranno specialisti dedicati.

Il portale ha infatti una lista integrale delle caselle istituzionali di tutti gli istituti che ti permetterà di inviare senza errori la Messa a Disposizione alle persone giuste. Sulla piattaforma “Elenco Nazionale Supplenti”, poi, il tuo modulo di messa a disposizione sarà consultabile dalle scuole, pubbliche e private… e appena si libererà un posto in un istituto la tua domanda opportunamente compilata sarà una delle prime ad essere presa in considerazione.

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A chi inviare la Messa a Disposizione (MAD)

Il modello di messa a disposizione per le docenze deve essere inviato agli istituti scolastici del grado giusto e della provincia verso la quale hai un interesse. Tramite il nostro servizio in collaborazione con Docenti.it sarà possibile accedere a un modello interattivo di messa a disposizione, largamente pre-compilato, che garantirà la correttezza dell’impostazione e impedirà ogni eventuale errore. Sarà inoltre possibile, se necessario, utilizzare un apposito modello di Messa a Disposizione per personale ATA.

Il Dirigente Scolastico degli Istituti contattati valuterà la tua domanda di messa a disposizione in base alle esigenze della scuola. È per questo che il servizio Docenti.it recupera tutti gli indirizzi corretti e invia la tua MAD in modo che sia disponibile nel momento in cui all’interno dell’Istituto si dovesse liberare un posto.

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Quando inviare la MAD

Se in questo momento ti è venuta voglia di inviare la domanda di messa a disposizione per l’anno 2023/2024 e ti stavi chiedendo quando fosse aperta la finestra temporale per inviarla, la buona notizia è che non ci sono limiti di tempo o scadenze. La MAD può essere inviata quando vuoi: non si sa mai quale sarà il momento preciso in cui una scuola avrà bisogno di una supplenza.

Molti aspiranti insegnanti tuttavia inviano la propria MAD senza ricevere risposta, e questo spesso ha a che fare con il periodo nel quale la MAD è stata inviata.

Per massimizzare le probabilità che una MAD venga presa concretamente in considerazione, è infatti utile conoscere i periodi più favorevoli per inviare la tua MAD agli istituti che ti interessano: nonostante la MAD possa essere inviata durante tutto l’anno scolastico e senza limiti temporali, l’invio in determinati periodi dell’anno può portarti ad una maggiore possibilità di ottenere una supplenza.

Quali sono i periodi migliori per inviare la MAD?  Si tratta in sostanza dei periodi tipicamente legati all’inizio della scuola, quando c’è una richiesta di supplenti per tutto l’anno scolastico (oppure ad una richiesta di sostituzioni per carenza di personale). In particolare:

  • Da metà agosto a fine ottobre. Questo è il periodo in cui la scuola inizia a convocare gli insegnanti prima dell’inizio dell’anno o nei primi messi dell’Anno Scolastico, quando l’anno è ancora “in divenire”. È in questo periodo che qualsiasi segreteria che si rispetti si occuperà della gestione del personale, interrogandosi o meno sulla possibilità di un supposto – ed ecco perché AteneiOnline ha avviato la collaborazione con Docenti.it prima dell’autunno: è in settembre e ottobre che sarebbe consigliabile inviare la domanda 2023/2024 – se non prima.
  • Dopo Natale: il rientro dalle vacanze spesso coincide con i congedi parentali dei docenti e quindi ci sono più cattedre scoperte.
  • Dopo Pasqua, per le stesse ragioni.

Se sono già passate queste finestre temporali, comunque, non temere: le scuole hanno sempre bisogno di supplenze, perché i docenti di ruolo hanno bisogno di allontanarsi per i motivi più disparati. Ecco perché a volte dipende solo dal caso: se in quel momento l’Istituto ha a disposizione un posto e la tua domanda è stata opportunamente compilata verrai subito ricontattato!

C’è tuttavia da considerare che molte scuole decidono per motivi organizzativi di mettere delle scadenze, che a livello nazionale non sarebbero previste. Avvalerti di un servizio di esperti come quello che ti è offerto da AteneiOnline e Docenti.it vuol dire essere sempre sul pezzo: sapere quando, come e a chi inviare la domanda senza commettere errori.

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Come compilare nel dettaglio la messa a disposizione

Da un punto di vista tecnico, la messa a disposizione docenti è un modulo in cui inserire le proprie informazioni personali per ottenere la possibilità di fare supplenza.

Nel modulo occorrerà indicare:

  • titolo di studio
  • specializzazioni
  • esperienze
  • dati anagrafici
  • provincia di interesse
  • ordini scolastici di interesse

Gli esperti di AteneiOnline e Docenti.it saranno lieti di aiutarti a compilare la domanda, in modo che diventi subito operativa e tu possa iniziare a insegnare nel minor tempo possibile.

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Calcolo del punteggio MAD delle supplenze e relativi vantaggi

Lavorare tramite Messe a Disposizione vuol dire anche accumulare punti per le graduatorie pubbliche. In un anno si possono ottenere fino a 12 punti tramite MAD: uno per ogni 15 giorni di contratto, mezzo per ogni 15 giorni di contratto per la cattedra in una materia non appartenente alla propria classe di concorso.

La MAD può quindi  aiutarti a migliorare la tua posizione in graduatoria al momento dell’aggiornamento, è per questo che la MAD è considerata a tutti gli effetti valida anche come titolo di servizio per i Concorsi Scuola.

Sfortunatamente non ti sarà però possibile sommare i giorni di supplenza dei vari anni, ma potrai comunque ottenere:

  • 2 punti dai 16 ai 45 giorni
  • 6 punti dai 76 ai 105 giorni
  • 8 punti dai 106 ai 135 giorni
  • 10 punti dai 136 a 165 giorni
  • …e infine 12 punti dai 166 giorni in poi

La MAD offre moltissime possibilità agli insegnanti di domani, che diventa fondamentale sapere cogliere iniziando dalla corretta compilazione dei documenti.

Il nostro consiglio principale è quello di rivolgersi a esperti – che con costi molto ridotti possono aumentare le possibilità di successo di ogni candidato. Nel prossimo paragrafo ti daremo inoltre qualche consiglio pratico per una MAD di successo!

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Invio della domanda MAD: consigli pratici per avere successo

Ci siamo: sei pronto a dedicarti al modulo della messa a disposizione e hai bisogno di qualche consiglio pratico per fare in modo che sia perfetta. Ecco per te le nostre 5 dritte:

  1. Rileggi tutte le informazioni, controllando i documenti prima di inviare: può sembrare banale ma un piccolo dettaglio può pregiudicare le tue future supplenze. Fai un check completo revisionando il tutto con attenzione massima;
  2. Invia sempre la MAD al maggior numero possibile di scuole: in questo modo le tue possibilità si moltiplicheranno. Anche la scelta degli Istituti non dovrà essere casuale: cerca quelli che hanno più bisogno di personale o che si trovano più vicino a casa; non ti renderai conto di quanto è importante avere il lavoro nei pressi della tua abitazione finché non spenderai gran parte del tuo tempo libero per raggiungerlo;
  3. Non dimenticare nessuna delle tue esperienze di insegnamento: anche quelle private o nei centri di studi. Tutto quello che hai fatto fino ad oggi ti rende quello che sei ed è sulla base di quello che si viene giudicati come potenziali supplenti;
  4. Attenzione a quando invii la domanda: non tutti i periodi sono uguali, ce ne sono alcuni di maggiore richiesta per cui vale la pena informarsi. In questa guida troverai un paragrafo dedicato;
  5. Non vergognarti nel farti aiutare: si tratta del lavoro dei tuoi sogni e del tuo futuro. Se non sei certo di riuscire a compilare correttamente la domanda, chiedi aiuto agli esperti. Chi ha competenze in questo settore può farti ottenere un modulo perfetto dando velocemente avvio alla tua carriera nel campo dell’insegnamento.

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La messa a disposizione nelle scuole private: ecco come funziona

Per ciò che riguarda la MAD, le scuole private non differiscono sostanzialmente da quelle pubbliche: anche in questo caso per insegnare dovrai inviare la messa a disposizione online completamente compilata e corretta.

Ogni istituto ha l’obbligo di rispettare le normative vigenti, quindi per esercitare avrai bisogno di un titolo di studio, e anche in questo caso le ore di lavoro si convertiranno allo stesso modo in un punteggio che ti permetterà di scalare la graduatoria.

Se preferisci la scuola privata a quella pubblica, il consiglio è quello di monitorare gli istituti di zona che hanno maggiore bisogno di corpo docenti, soprattutto all’inizio dell’anno. Solitamente c’è molto ricambio, quindi andranno monitorate con una certa attenzione.

Anche in questo caso, il nostro consiglio è quello di farsi aiutare dagli esperti: con minimo sforzo (meno di 20 €) sarà possibile conseguire il massimo risultato… in fondo si tratta sempre del tuo futuro! Se insegnare è il tuo sogno, puoi accedere ad un servizio che ti permette di avvalerti di un gruppo di specialisti che si dedicheranno alla tua Messa a Disposizione in modo da aiutarti a ottenere subito un posto.

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Messa a disposizione e stipendio: quanto guadagna in media il supplente

Quando si parla di supplenza, è difficile dare coordinate oggettive in materia di stipendio.

Certo, il primo vantaggio dell’inoltrare la MAD è che una volta richiamati si inizierà subito a guadagnare, ma quanto?

Una risposta approssimativa a questa domanda ce la può dare il contratto nazionale di categoria., facendo le dovute attenzioni alle addizionali regionali, che cambieranno non poco l’importo finale. Dovendo fare una media potremmo dire che una volta chiamato, come supplente prenderai:

  • per 2 ore: 175 euro;
  • per 4 ore: 382 euro;
  • per 6 ore: 503 euro;
  • per 8 ore: 785 euro;
  • per 10 ore: 956 euro;
  • per 12 ore: 1.157 euro;
  • per 14 ore: 1.208 euro;
  • per 16 ore: 1.329 euro;
  • per 18 ore: 1.460 euro.

Non è tutto: nel calcolo che farai dovrai considerare anche la «retribuzione professionale docenti», che diminuisce a seconda del numero delle ore e nei contratti di supplenza breve è assente.

Non avendo nello specifico la tredicesima, tipicamente pagata alla fine dell’anno, quest’ultima verrà ridistribuita mensilmente nel conteggio dello stipendio.

Nel prossimo paragrafo, infine, ti parleremo del servizio di consulenza specializzato per invio MAD offerto da Docenti.it in collaborazione con AteneiOnline, che inviando correttamente e nel momento giusto la tua messa a disposizione speriamo ti porterà ad ottenere velocemente un contratto di lavoro.

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Inviare la MAD via mail: quali sono i rischi da evitare?

Molti dei candidati che decidono di inviare autonomamente la propria Messa a Disposizione via mail, una volta inviata temono che questa non arrivi a destinazione… e purtroppo hanno spesso ragione.

Ci sono infatti diversi motivi per cui una MAD può non venire ricevuta o presa in considerazione dagli istituti a cui viene inviata.

Tra questi i principali sono:

  1. Errori nell’indirizzo di destinazione: molti istituti per raccogliere le candidature MAD non utilizza la PEC ma un indirizzo dedicato, che spesso sembrano quasi non voler condividere con gli aspiranti docenti, in modo da ridurre il volume di MAD in ingresso. Individuare l’indirizzo corretto di ogni singolo istituto è quindi fondamentale.
  2. L’istituto a cui si ha inviato la domanda utilizza per le MAD un portale dedicato, sul quale devi caricare la tua domanda anziché inviarla via mail. Questo è purtroppo un caso che si rivela estremamente dispendioso in termini di tempo: non sarò infatti possibile procedere con il tipico “copia e incolla” via mail, ma andranno compilati manualmente i singoli campi. A tal proposito, sarà utile sapere che il nostro partner Docenti.it ha stipulato un accordo esclusivo con Spaggiari, Nuvola e Argo per cui le MAD inviate con la piattaforma di Docenti.it arriveranno automaticamente anche a quegli istituti che hanno realizzato portali privati appositamente per le MAD – una comodità non da poco.
  3. La domanda può presentare degli errori nella compilazione: molti istituti prevedono specifiche personalizzate su come presentare la domanda: un ulteriore “filtro” contro gli invii manuali “massivi”.

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Inviare la MAD online gratis o con l'assistenza di un consulente specializzato?

Ora che ti abbiamo spiegato tutto sulla MAD, ti abbiamo dato consigli pratici e risolto i tuoi dubbi dovrebbe esserti possibile inviare autonomamente e gratuitamente la tua domanda di MAD agli istituti di tuo interesse.

Tuttavia, prima di concludere pensiamo abbia senso illustrarti più in dettaglio del servizio di assistenza alla compilazione della domanda MAD che Docenti.it – nostro partner selezionato – può offrirti, e i relativi costi.

Tramite Docenti.it ti affiderai ad un gruppo di esperti che si occuperanno della tua domanda e ti aiuteranno a compilarla e inviarla correttamente, ottenendo la massima attenzione e valutazione  per la tua candidatura. Potrai inoltre usufruire anche del servizio MAD Plus, che prevede di affiancare al primo invio due invii ulteriori.

Ecco un prospetto tipico dei costi:

  • una provincia e un grado scolastico: 19* euro (MAD) + 16 euro (MAD Plus)
  • due province e un grado scolastico: 38* euro (MAD) + 26 euro (MAD Plus)
  • una provincia e due gradi scolastici: 38* euro (MAD) + 26 euro (MAD Plus)

Il vantaggio è presto detto: potrai spedire la tua MAD nel periodo più giusto per te e modificare la tipologia della tua domanda scegliendo tra classica, sostegno, personale ATA, recuperi estivi;

Inoltre, per essere certi al 100% che la MAD arrivi subito a destinazione, il nostro partner Docenti.it ha creato l’Elenco Nazionale Supplenti, un gestionale fornito e consultato da più di 12mila istituti (pubblici e privati) per la ricerca e selezione di insegnanti per brevi o lunghi periodi.

Una volta attivato il servizio MAD di Docenti.it,  uno specialista ti ricontatterà entro 24h, per verificare che tutti i campi siano stati compilati correttamente ed eventualmente sistemare gli errori prima dell’invio, con garanzia di invio entro 24 ore a TUTTI gli istituti selezionati tramite report e modalità Soddisfatti o Rimborsati.

A invio completato riceverai un report con tutti i contatti delle scuole che hanno ricevuto la tua MAD, che potrai ricontattare per verificare la serietà del servizio.

Il tutto, in collaborazione con AteneiOnline.it, a soli 19 €: se hai deciso di inviare una MAD e vuoi essere SICURO che arrivi a chi di dovere, il nostro consiglio è quindi quelli di affidarsi agli specialisti di Docenti.it

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