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Capitol Project: l'eccellenza di eCampus con la Professoressa Barbara Marchetti

La Professoressa Barbara Marchetti parla del progetto Capitol Project dell'università eCampus!

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L’Università telematica eCampus è una vera e propria eccellenza universitaria in diversi ambiti grazie ai suoi progetti innovativi e all’avanguardia a livello internazionale. Il Capitol Project diretto dalla Professoressa Barbara Marchetti, Associate Professor e coordinatrice dei corsi di Laurea in Ingegneria Industriale e Automazione dell’Università eCampus, Permanent Adjunct Professor presso la Catholic University of America e responsabile del Capitol Project, è una di queste eccellenze.

Il Capitol Project è un progetto di diagnostica di opere d’arte degli affreschi presenti nel Campidoglio a Washington D.C. che sfrutta la tecnica non invasiva della vibrometria laser Doppler. La professoressa Marchetti e il suo gruppo di lavoro sono gli unici al mondo ad aver avuto accesso al Campidoglio per fare questo tipo di esami, rappresentando una vera e propria eccellenza di ricerca accademica in Italia.

Il progetto è partito nel 2003 quando la Professoressa Marchetti faceva il dottorato di ricerca presso il Naval Research Laboratory di Washington D.C. Aveva fatto la sua tesi di laurea sulla diagnostica di opere d’arte usando una tecnologia non invasiva che non comportasse l’interazione fisica con l’opera d’arte. Da questo suo lavoro era venuto fuori un articolo scientifico che poi lei stessa ha presentato a una conferenza di settore a Parigi in cui erano presenti i due responsabili per il restauro degli affreschi all’interno del Campidoglio degli Stati Uniti. Dopo la presentazione i due responsabili l’hanno contattata per vedere se questa tecnica potesse essere applicata anche sugli affreschi del Campidoglio.

Noi entriamo con il nostro strumento, con un altoparlante mettiamo in vibrazione la struttura, facciamo le nostre scansioni, che sono sì lunghe perché ci vogliono ore, ma quando abbiamo finito di farle richiudiamo lo strumento e mettiamo il materiale da una parte. Le stanze così sono sempre fruibili“, ha dichiarato la docente attraverso una intervista disponibile proprio sul sito dell’ateneo.